mercoledì 16 luglio 2008

eureka!

ho una filosofia per provare a superare la tragedia del senso greco del divenire!
adesso si che posso aspettare e sperare in pace. basta passare il tempo a pontificare su questi due semplici concetti:

essere-per-la-moto: l'individuo, libero soggetto senziente, espande le proprie possibilità tramite l'ausilio di strumenti siano essi meccanici o culturali o psicologici. è un divenire positivo cosmogonico non direzionato.

essere-per-la-rosa: l'individuo, libero soggetto senziente, direziona le proprie possibilità su obiettivi, di qualsiasi tipo (mappiamo le nostre opportunità infinite sulle finite possibilità). è una teleologia del divenire.

resta un problema aperto: se ci sia bisogno di un'eticità in tutto questo, un essere-per-la-legge che da un lato sproni l'essere-per-la-moto a non impigririsi e dall'altro limiti la hubris indotta nell'autocompiacimento dell'essere-per-la-rosa. ho sempre pensato che gli schemi a cardinalità tre fossero più interessanti degli altri - o forse sono pre-giudicato dall'omnium trinum est divinum.

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