giovedì 10 luglio 2008

informazione di servizio: per un pranzo civile

avvertenza: quando mi invitate a pranzo, siete cortesemente pregati di comunicarmi sia l'esatto numero degli altri invitati - assieme al loro nome e ad una breve biografia se da me non conosciuti - che l'orario preciso di inizio del medesimo.

sorprese contrarie a queste due semplici richieste sono sempre da me sgradite.

lo so che fa parte del mio fascino e credete che io stia scherzando, ma faccio mia la lezione di feuerbach: l'uomo è ciò che mangia.

il pranzo è un'occasione troppo importante per farsela rovinare da sodali malaccorti.

scelgo compagni
di pranzo su semplici
regole, poche:
lieto conversare, con
ossequio alle pietanze.


non voglio guru,
soloni di giornata.
invasori di
questa quiete, tramite
chiacchiere moleste.


nemmeno mastri,
ad imporre portate,
o beveraggi.


sbaglio da solo.
nel caso mi ostento
aureo silente.


ed ancora

che seccatura
questi ritardatari, a
farsi aspettare.
maleducazione di
piccolo corso, gretta.


senso del tempo
come risorsa gratis.
odioso spreco.
come mai, domando, si
osa produrne scempio.


non chiedo tanto,
solo attenzione verso
questo momento.


la mia presenza
renderò sgradevole:
di contrappasso.

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