martedì 12 maggio 2009

fante del nulla

torno a vivere la per me trista condizione di mesto confinato colà dove l'avita gallia transpadana si confonde in ligura. ah se solo l'olderico non avesse svenduto la povera adelaide.

ancora viaggio,
solo nei miei pensieri,
fante del nulla.
l'essere è perso, ormai,
lontano nell'oblio.


pochi minuti,
volo, battito d'ali.
poi deiezione,
gaia resipiscenza,
fatica di patriarca.


il pomeriggio
scorre via veloce
lungo il binario.


triste esistenza
di passeggiero vòlto
controcorrente.

1 commento:

Franca Maenza ha detto...

180° di follia/
impossibile virata.
fante del nulla/
su percorso pesante/.
Cerchio che sprona/
produce antico codice/.
Io, preferisco il tubo.

(con simpatia :)

p.s.: Anche se da grande"distanza",e un pò tristi..ho trovato belle le foto 3-6-e 7 di Napoli.