ultime volte
di un autunno folle
girato a spasso
tra le pioggie e le bizze
pedanti della sorte
mal sopportata
d'esiliato e negletto,
in fuga dalla
stupidità cantata
nel rito satanico
di servi intenti
allo strofinamento, a
tenersi al caldo.
qui, sul treno
che mi porta e riporta,
un freddo terso.
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