sono un po' stanchino di aspettare in sentinella che l'inverno della speranza venga risolto in tiepida estate - e non si sà bene per quale sole, per qual motivo dovrebbe capitarmi questa greca fortuna.
e nel frattempo accontentarsi di tirare la tenda, di restarsene accidioso a guardare.
descrivo un esterno che non mi appartiene fumettandolo un poco per trovarne una parvenza d'interesse, ma senza grande successo.
ignoro il fuori
mendacia senza tempo
dignità persa
di persona smarrita
di opere incompiute.
musiche sacre
ridotte a simulacro
grottesco, vuota
sciocca epifania di
costumi scellerati.
tiro la tenda
sperando basti questo
misero gesto
a farmi usbergo,
a darmene ragione,
trarne sollievo.
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