venerdì 6 giugno 2008

voli imprevedibili


guardo distante,
come dalla montagna
giù, nella valle,
affannati passanti,
bestie cariche, stanche.


spicco il volo
salgo alto nel cielo
scotto le piume,
poi scendo, in picchiata
il lago, quasi mi tuffo.




risalgo, ecco
la strada, corre dritta,
corro più forte.


la seguo stretto
sempre accelerando.
in fondo è multa.

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