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mercoledì 6 agosto 2008

il mantello di silenzio

piano, la sera:
sovrumani silenzi
mi confondono.
nella cacofonia
distinguo brevi tracce


per intuire
qualche grata presenza.
mentre il silenzio,
cancella ogni segno
sotto muto mantello.


discese ardite
verso resipiscenza
a lungo offerta,


mai ritrovata.
forse nuova, profonda,
dolce quiete.

martedì 5 agosto 2008

vittima d'indifferenza

sulla collina
delle mie delusioni.
scivolo piano,
aspetta, la pianura
si stende, la dinnanzi.


meta voluta,
attraverso attese
senza speranza,
nel tempo che veloce
è passato, foriero


di mutamenti,
cose che non sono più,
saranno state


obliate, forse,
forse travolte. sotto
l'occhio del falco.

domenica 3 agosto 2008

dalla naftalina

vecchio vestito
dopo mille occasioni
messo a riposo.
non ancora: ritorna,
mi sei caro, ricordo


giorni passati
felice, ma stupido,
sprecare tempo
e situazioni che poi
si sarebbero perse.


adesso, frusto,
gualcito, adattato,
ruota di scorta


questo meriggio
che passa correndo:
torni di moda.

come una forma mentis sia d'ausilio in un caso concreto

invettiva? no
non ne vale la pena;
muto disprezzo.
ringrazio, solipsismo,
mi è semplice ignorarti.

midsummer night's dream



desolazione:
in veranda, fantasmi
lasciano traccia.
chiedono di tornare,
farsi nuova presenza.

cercavo fato
eccomi punito, ed
un'altra volta.
desiderio esaudito:
l'emotivo cimento.


non si scherza con
le comete, non riesci
mai a prenderle


per quanto bello,
guardare il loro volo
lascia di sale.

venerdì 1 agosto 2008

ritratto di dorian gray



finto normale:
andare avanti, vedo
passare giorni
così, solo l'inerzia
provoca cambiamento.


inutile, ma
patetico, affanno
di debolezza
vestita ad arte, magna
solo di vuota follia.


ed incuria per
quanto responsabile,
trascuratezza.


no, non è questo
quanto avrei sperato
veder riflesso.

mercoledì 30 luglio 2008

nostra saggezza

fiore pregiato:
passata la tempesta,
resta la vita.
quello che par cimento
rende dolce la sera,


quando ripensi
a ciò che non è stato
rifletti calmo:
tutto quanto vissuto
trova poi il suo fine.


nostra saggezza:
fiduciosa attesa del
buono per tutti.


nel divenire,
nel corso delle cose,
tanta pazienza.

risveglio improvviso

sera di luglio
verso la mezza estate:
correnti calde.
vedo riflessi, stessi
dubbi miei, irrisolti.


non ho risposte,
solo più intuizioni
uso a difesa.
mentre lascio ragione
a smarrirsi tra gli eventi


cerco nel vino
languori esistenziali,
senso profondo.


poi, per fortuna,
risveglio: dico grazie,
alla zanzara.

lunedì 28 luglio 2008

crisalide ottusa

velo di maia,
mi sveglio bruscamente:
questo torpore,
come la crisalide
aspetta il suo momento.


persa in pensieri
tetri, anche se calma
accetta sorte.
conosce la natura,
rispetta gravi leggi.


non è nobile
il suo comportamento:
sola soggiace


a quel che tutti
predicono per lei,
senza sapere.

giovedì 24 luglio 2008

consiglio ottimismo

dopo la cena
riempito lo stomaco
rifletto, sazio.
dedico qualche tempo:
l'analisi del nulla.


mio trastullo
cercare dritto il senso
della realtà.
come ci si presenta
come ce la cantiamo


bicchiere pieno:
se siamo proprio bravi,
sennò è sete.


e mette triste
vivere il domani
in quest'arsura.

break even



descrivo piano
deboli sensazioni.
canto di pancia
piena, ma soddisfatta
di tanto interesse.


alla radice
di questo essere
di basse voglie
porto nuovi argomenti,
ragioni di speranza.


altro bilancio:
generosi ricavi
fuor di ragione


porto a pareggio
di ubbie quotidiane
dure a morire.

mercoledì 23 luglio 2008

messaggio nella bottiglia

senso di vuoto.
parole di pazienti
momenti persi.
rifletto, non ricordo
soluzione: invento.


nuove apparenze
costumi di sociale
valenza nulla.
manifesto sollievo
mentre resipiscenza.


riprovo, forse
serve ancora tempo.
attendo, stanco.


mando messaggi.
bottiglie dentro il mare
d'indifferenza.


(rescue me before I fall into despair, oh)

martedì 22 luglio 2008

irresolutezza come fardello



aiuto, ricorro
al pensiero poetante,
ausilio certo.
spiegare il divenire,
questa mia incertezza.

consolazione:
puro relativismo,
ovvio teorema.
quando sarò passato
tutti i pesi cadranno.


triste meriggio:
nessun porto sicuro,
solo sirene.


vago inerme
portando il mio fardello
d'irresoluto.



(post scriptum, grazie per il revisionismo della poetica del liga)

lunedì 21 luglio 2008

giocattolo bizzoso

salgo in moto
riparto, scappo, voglio
pensare in pace.
ricerco l'equilibrio,
procedo verso il mare.


troppo fragile,
sono troppo fragile,
davvero troppo:
giocattolo bizzoso,
datemi un solaio.


mi nasconderò,
meglio, il mio ritratto
lasciato solo


parlerà con te:
ci sarà, anche quando
sarò partito.

domenica 20 luglio 2008

necessità di finalismo

pane, profumo
sparso, tutta cucina
invasa, piena.
provo a trovare, dietro
l'angolo della madia


un senso, devo.
bisogno finalismo,
anche se triste.
anche se tutto è vano,
anche se sbaglio strada.


filosofia,
essere-per-la-moto:
imparo arte.


cullo il pensiero:
che tutta quest'attesa
serva davvero.

venerdì 18 luglio 2008

abbandono del miglio verde



a questo miglio
verde, patria perduta,
lascio speranze.
quanto sapevo prima
ora solo ricordo.


testimonianza
di sforzo fatto, senza
gretto risparmio
senza calcolo ozioso o
vita di striscio.


ultimo fante
lascio cara trincea,
nomade sorte


verso mediocri
lidi, a rimpiangere
dignità persa.

giovedì 17 luglio 2008

nel compleanno dell'amico d'infanzia

felice sorte
averti per amico,
consolazione.
attraverso il mattino
fino alla sera.


ora, mezzodì
splendido e festoso di
momenti e luci.
il mio saluto, e prece,
alla tua prosperità.


ti guardo e penso
lieto alla mia infanzia
se mi concesse


tua amicizia:
tra garruli trastulli
perla preziosa.

mercoledì 16 luglio 2008

mollicone terzo





pane regale
sei, mollicone terzo:
prence gagliardo.
dalla macchina diva
sorgi con prepotenza.


dopo cottura
riposi fiero e calmo
dentro nel panno.
come pugile pronto
alla pugnace sorte.


mentre attonito
calmo riposo attendo,
fiuto profumi.


nella cucina,
alla tua meraviglia
rendono omaggio.

panificazione terapeutica

contro i fantasmi
esercito buon senso:
aspetto, spero.
intanto faccio cose
di rara frivolezza.


preparo il pane:
capisco come fare,
provo ricette.
sperimento farine,
bramoso di consigli.


muovo le mani
cercando conferme, ed
utile forza.


come se questo
potesse sollevarmi
dai miei incubi.

senza quel salto



fine di sera,
rifletto piano, ancora:
essere e nulla.
stanco trascinarsi di
momenti indifferenti.


forse il più bello
è già accaduto: mentre
ora è silenzio.
rivivere passioni
non serve a nuova sorte.


senza quel salto,
non basta conoscenza
a dar speranza


per nuovo inizio,
cessione di fiducia
e tanta pazienza.