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sabato 1 novembre 2008

grandezza di solipsista, reloaded

mondo tutto mio,
che fortuna viverci.
dispongo foto,
immagini a ritratto
di meri figuranti.


trionfo vero.
manifesto massimo
di autostima.
avere capito perchè
sia meglio autoprodurre.


figure intere
caratteri pittati
visti persona.


l'originale,
mesto mentecatto, mi
reca tristezza.

il leggero basto del folle

stanchi pensieri.
forse ho corso troppo,
ma sai, dovevo.
ero veloce, tanta
strada dritta, davanti.


guardo indietro.
macerie, lasciate alle
spalle, cumuli.
senza badare a quante
tristezze generate.


e vedi bimbi
felici mio malgrado.
consolazione.


cammino solo,
porto con me il leggero
basto del folle.

sospesa tristezza



solo momenti
di sospesa tristezza.
quando aspetti,
cose che non succede,
cose che non è così.


aspettativa,
brutta parola, meglio
dirla in chiaro.
credevo in qualcosa
me l'ero coccolata.


invece nulla,
e fuori è tanto freddo,
e disincanto.


il bimbo piange
per il suo giocattolo
rotto, deluso.

autocommiserazione, nobile

nella mattina
solitaria, privata
di prospettiva
ritorno alla seria
analisi del nulla.


ammiro bacco
per il suo disincanto,
sento diogene
affine, modello di
triste perseveranza.


uso modelli
per confinare ansie,
farle lontane.


penso atlante,
e compiaciuto indulgo:
mi commisero.

grandezza di solipsista

di mille volti
senza trascritto nome
porto menzione.
conservo la memoria,
il prezioso tesoro.


come fantasmi,
oppure fatui fuochi,
spiriti vacui.
grandezza solipsista,
produrli in un affresco.

scuola di atene,
crogiuolo di ricordo
formalizzato.


ogni figura
a suo posto, perfetto
questo incastro.

giovedì 30 ottobre 2008

azzardi

piccoli passi.
leggo segnali muti,
urlanti, forse.
prima del sonno chiedo
un cortese saluto.


paure vane
di noie drammatiche,
neri silenzi.
non temere, ma ridi:
antidoto potente.


magia dei celti:
conoscere la luna,
goder del sole.


mentre attendo a
conoscere l'azzardo:
prossimo passo.

cielito lindo

luci d'inverno.
sembrano esitare
timide, fioche.
dalla piana dei celti
il cielo si fa assente.


non disturberò
il vostro affancendarvi,
non vi distrarrò.
quando mi cercherete
sarà la primavera.


adesso viene
tempo di riflessione,
pagine bianche.


nuove leggende,
e pratiche decisioni:
guarda avanti.

leggenda



(il video, http://www.youtube.com/watch?v=Fr8iWAyUOG4)


prima del sonno
un ultimo saluto,
solo un momento.
mi affido all'oblio con
confermata speranza.


vorrei sapere
la tua giornata, densa,
tuo divenire.
non posso, non c'è modo,
non ne ho tempo. solo


ti affido i miei
desideri più cari,
di provvidenza:


ti chiedo
altro miracolo, di
non poco conto.

mercoledì 29 ottobre 2008

apprezzo la pioggia

ancora pioggia.
diluisce tristezze,
quieta rinnova.
un mormorio sommesso
di pacata saggezza.

il cielo lava
se stesso. esempio di
cauto ottimismo.
ispirato regalo,
pallida sicurezza.


presa speranza
corriamo alle faccende
del giorno. forza.


dignità piena,
ritrovata, assieme a
dolci pensieri.

martedì 28 ottobre 2008

ritorno al treno

il treno buca
la città fibrillante
moti fallaci.
missile esploso verso
destini più felici.


il suo carico,
liete bestie da basto,
procede stanco.
facce tirate, sonno:
venerdì, un miraggio.


ritorno a casa,
qualcosa mi attenda.
fredde le mura,


il fuoco spento,
ricordo la gioia di
giorni passati.

un gran bel bicchiere


nella mattina
grigia vedo splendere
soli lontani.
serve un rapido volo,
impeto di libertà.


senza strappare
questa fragile vela
stanca, consunta.
solo metterla al vento,
una dolce bolìna.


merce gradita.
forzoso ottimismo di
oppio novello.


raccolgo serio
l'estetica decaduta.
debole gente.

lunedì 20 ottobre 2008

sera d'autunno

spesso la sera
rimane solo un triste
momento stanco.
pensieri profondi, di
scura disperazione.


questo bagaglio
pesante come soma.
storie non sciolte,
grumi di situazioni
che bruciano sospette.


vivo vacanza
da momenti sereni,
notti tranquille.


dalla finestra,
un sospiro potente
di vento freddo.

migrazioni

voli d'uccelli
migranti passeggeri,
portate con voi
ogni diurno affanno
nostro, ve ne supplico.


dopo l'estate
nulla sembra eguale:
destinazioni.
bisogna far pulito,
premessa per partire.

affido a voi
ingrato compito di
liberarcene:


questo fardello
appena sopra 'l mare:
scordatevelo.

domenica 19 ottobre 2008

fiato sospeso

la luce chiara,
un ottobre assai mite,
placa pensieri
altrimenti furiosi
di tragici timori.


seme gettato
con ogni plausibile
cura, e passione.
speriamo fiorisca, ma
trepida attesa.


nella pace
di una giornata vuota
trattengo il fiato.


se solo questo
vento che soffia fosse
come monsone.

mercoledì 15 ottobre 2008

bambole vodoo

cosa ti suono,
la chitarra nel fiume.
senza canzoni,
la voce perduta in
questo gelido vento.


tante lacrime,
contegno da mostrare.
urla silenti,
assenze da tacere.
lascia perdere, basta.


la strana pioggia,
quanti aghi cadono.
bambole voodoo:
siamo trafitti, vinti.
come mai? non lo so.


ma tu smettila
di piangere, ti terrò
per mano, sempre.


non è un plagio, ma un omaggio



E adèss che canzòn te canti
che la chitàra l’ha purtada via el fioemm
E adèss che canzòn te soni,
che la mia trumba l’ha bufàda via el veent...
Le nostre lacrime sul Mississipi sono difficili da far vedere
Le nostre urla dentro l’uragano
e queste assenze da lasciar tacere
E come mai piovono aghi da lassu' ?
e siamo bambole voodoo trafitte in ogni punto ormai...
E te...desmètt de piaang o mon amour
Te tegneroo la man toujour...
e ti riporto a New Orleans (Davide Van De Sfroos - New Orleans)

martedì 14 ottobre 2008

appena prima di partire

tiepida notte.
sopra, tante stelle: il
cuore sereno.
riporto verso casa
grandi speranze, e pace.


cielo dipinto
di azzurri forti, come
gelida doccia.
scuote da questo sonno,
ricorda di vivere.


il fiammeggiante
splendore, la foresta
nella notte, si
manifesta: decisa
ma dolcissima assieme.


non cacciatore,
ma arguto compagno:
mille risate.

sabato 27 settembre 2008

esortazione

balla la fata,
illumina insperato
destino, lieto.
di novella memoria
luce fiera e serena.


il primo freddo
incombe, pericolo.
cose non certe,
portatrici di ansia,
incertezza, disturbo.


chiamo la forza,
sento che arriva, pronta,
tosto m'assiste


eccola, prendi,
fattene usbergo, muovi,
esci dal tunnel.

martedì 16 settembre 2008

saluto l'inverno

fredda mattina.
vedo l'inverno laggiù.
si avvicina.
grige brume: natura
che prepara riposo.


resto abbagliato,
rapito: la bellezza
calma, sicura,
del tuo farti vicina:
emozione profonda.


sonno che porta
nuova speranza, nuova
vita cominci.


nel sogno danzi
leggera: affascina
ogni tua mossa.

giovedì 11 settembre 2008

risveglio, guardo il mare

questo risveglio
da notte buia, tetra,
d'incubi persi.
adesso basta,
il sole sorge.


guardo il giorno:
rinnovata fiducia,
consapevole.
la magia della vita,
ripreso sopravvento.


lascio indietro
l'angosciante tempesta.
davanti a me


il mare chiama
e mi mostra, antico
saggio, la strada.


...

Oh I'll show you something good.
If you open your heart
You can make a new start
When your crumbling world falls apart.

martedì 9 settembre 2008

sogni di rock and roll

parto felice
verso nuove colline,
senza timore.
questo fato benigno,
invocato, è giunto.


essere forti,
no, essere se stessi è
quello che serve.
dopo molta pazienza,
onesta ricompensa.


tutto il caro swing
mutato in rock 'n' roll:
sembra un sogno.

adesso vado,
preparo il bagaglio: mi
attende, ride.