giovedì 26 febbraio 2009

pallido sole di fine inverno

in questi giorni di fine inverno, dove un pallido sole non riesce a riscaldare la piana dei celti ma promette comunque che la primavera è lì, giusto dietro l'angolo, basta aspettare un poco, portare pazienza ed intanto togliere la coperta al nobile cavallo d'acciaio, il mio pensiero corre libero ad incontrare tutte le persone che mi stanno vicino, che mi vogliono bene, per ringraziarla una ad una della gioia che portano nella mia altrimenti miserabile esistenza, per dire loro quanto ne sono orgoglioso. e questo, me ne rendo conto, per un solipsista significa rasentare l'apostasia.

pallido sole,
scorri piana dei celti
scivoli vano.
non arriva calore
solo dolci promesse.


dietro quei colli
finita tramontana
la primavera
incombe. riconcilia
il malato col sano.


questo pensiero
vola libero, alto,
grato ringrazia


umana forza
l'empatia sodale.
fonte di gioia.



p.s.: per escludere malintesi, la poetica dell'ignobile canzonetta nota come la cura di quel [giudizio sospeso] di battiato franco resta davvero ignobile.

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