venerdì 10 aprile 2009

dopo patrasso

il tentativo del furbetto professore mandrogno di mistificare la letteratura a macchina generatrice di (ulteriori) interpretazione, inserendo quindi un pernicioso germe di autoreferenzialità pseudoricorsiva nel conato poetico ha la sua attualizzazione ultima nel proliferare del talk show e del metacommento.
ecco a cosa ci si espone quando si sostituisce la genuina, ancorché ingenua, ispirazione con un mestierante fricandò di mesto sapore impiegatizio.

dopo esser stati in grecia, un salto epistémico si appalesa inevitabile.


dopo patrasso
letture del reale
assai diverse.
gioia del divenire:
nuovo divo, il viaggio.


fuggo me stesso,
il massimo censore,
verso novità.
lascio cadere pesi,
zavorre mal comprese.


fuggo la noia:
onesta concubina,
pessima cuoca.


questa frittata,
pregevole a vedersi,
resta indigesta.

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