venerdì 13 settembre 2013

la vana fuga dal pollaio cialtrobauda

saremmo ingrati stolti se non ricordassimo la lezione di catone, se derogassimo dalla missione illuminista, se non operassimo vera tolleranza denunciando il male non appena lo si sia riconosciuto. e pazienza se tutta questa risoluzione, così faticosamente individuata, non ci distinguerà da quel tavolo che cerchiamo di misurare da tutta la vita. e pazienza se la nostra ipotesi non passa la luce della ragionevole alba - la missione resta onestamente compiuta, l'effimero palo della vittoria è stato meritato.

guarda la scala
sbuca dalla soffitta,
da quel pollaio
dove prude a vergogna,
cappone cialtrobaudo

béstia servile
d'inchino esercitata
cortese lode
segno ipocritico
d'adulante parlata

sul pavimento
i frutti conseguiti,
guano verace,
soggiace a vergognosa
rimembranza e memento

fuor dalla stalla
sgomberata l'aria dal
vento sereno,
voce di prometeo:
l'eroe padre

godo contento
nella notte, sorella e
cara compagna
dei miei vani pensieri,
fantasmi dell'aurora.

Nessun commento: