martedì 30 giugno 2015

bull durham, summer '015

volendo trarre vantaggio concreto dalla grande lezione della cultura greca, uno può, largo circa, dividere la propria esistenza in due periodi, due fasi: una prima, a suo modo mitopoietica, nella quale è opportuno costruisca un repertorio di fonti ispirazionali, siano esse figure di santi o di eroi, o più prosaicamente di personaggi di film, libri, e di sceneggiature. a seguire potrà divertirsi a riconoscere queste situazioni mano mano che gli accadono, ed avendole in questo modo previste le troverà certo meno dure.

ad esempio, non ricordassi la contraddizione esistenziale di kevin costner in bull durham, questa mia presente mi parrebbe davvero insopportabile.

batto la palla,
nell'aja polverosa
del sole a picco.
nel superfluo meriggio,
l'inutile partita.

lontane grida
di cani per dovere
intenti, recan
affanno 'la quiete
del sagace tacchino

conscio sereno
di quanta sua natura
a corda legato
convenga, e felice
il suo natale attende.

quando fortuna
viene la pioggia, muta
e rasserena
l'aria, stanca di voci
parlanti senza dire.

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