cosa: la scarsità della mia ispirazione e la debolezza dei miei sentimenti. la mia rassegnazione a subire gli eventi. le poche consolazioni che ancora mi rimangono.
come: le metriche sono composte a partire da strofe di tradizione giapponese - tanka (5-7-5-7-7, in sillabe) ed haiku (5-7-5, in sillabe) - assemblate però in una struttura più tradizionale, che ricorda il sonetto europeo. struttura ridotta all'estremo di due strofe lunghe e due strofe corte, oppure una qualche variante.
dove: scrivo queste poesie direttamente sul mio smartphone, oppure sul portatile.
quando: nei ritagli di tempo. alla mattina, sul treno verso il lavoro, o alla sera, quando fatico a prendere sonno. oppure al bar dopo la colazione del sabato o della domenica.
perché: scrivo queste poesie perché sono triste, e sono triste perché non mi piaccio come mi vedo. e non vedo come uscirne. sono convinto che aspettare e sperare sia la soluzione, ma nel frattempo dovrò pur fare qualcosa: mi tengo occupato come riesco, non sempre si può andare in moto o trovare qualcuno per fare qualche giocata a pallavolo.
ah la bozza - puoi trovarla qui, fammi sapere quello che ne pensi, grazie.
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