venerdì 4 dicembre 2009

sulle tracce del frecciarossa preferito

ieri fantastica sdrumata verso, ed attraverso, la terra dei sogni di rock 'n' roll, mia personalissima sorgente di cauto ottimismo, di fiducia nel genere umano così come mirabilmente rappresentato dal genius loci, di consolatorio leggiadro sollievo al sentire, senso così duramente provato dalla protratta esposizione alla spiacevole, lutulenta cacofonia cialtrobauda, i garruli idiomi locali: e anche il discorso un'ottava sopra dell'ottuso vicino di desco, perchè declinato nelle felici intonazioni, non riesce a portarmi il consueto fastido, anzi diverte.



niente vitelli dai piedi di balsa, almeno per un giorno, niente invenzioni di storie false, nessuna patàcca spacciata per mirabolante attrazione, nessun lucignolo a tendere pigri lacciuoli, trappole di lesa mediocrità, chiamate di asinus asinum fricat. davvero un'ottima giornata, peccato sia finita. ligabue direbbe che prima e dopo il sogno c'è una vita da vivere, per fortuna lo stesso si può dire a proposito dell'incubo. che finisce, che non è per sempre.

corsa veloce
lungo il nastro d'asfalto,
oggi felice.
frecciarossa raggiunge,
saluta, se ne fugge.

tempo scandito
dalla successione di
noti caselli,
nomi che riportano
storie mai scordate.

sento scorrere,
vigorosa, la forza
di questa terra.
il positivo senso
di volonterosità.

prendo lezione,
saggio d'ottimismo,
mi entusiasma.

- obedience and protection are relative (l'ha detto hobbes, c'è da credergli)

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