mercoledì 2 dicembre 2009

corro al mio dovere

anche per oggi, non temete, corro al mio dovere: un'altra, icastica recita, un altro documento formalmente ben disposto, tante altre cialtrocortesi chiamate a rappresentare codardo vassallaggio, omaggio solo formale a vitelli dai piedi di balsa, inventori di storie tristemente false. una volta persa la speranza di poter fondare un'ontologia positiva a palafitta che si erga aere perennius sopra tutto, e nonostante, questo liquame maleodorante che monta con una marea di cui non si vede la fine quello che resta sono solo pallidi ellenismi ad ausilio di pratica sopravvivenza spicciola, e con dignità quasi perduta, o comunque assai diminuita. sospeso tra ridi pagliaccio e consapevole tafazzi consegno il mio messaggio ad una bottiglia che nessuno aprirà mai, per fortuna, e mi preparo alla missione.

presto, svegliati.
fuori è già mattina
non si direbbe:
calato, buio e scuro,
mantello invernale.

dove cercare
una qualche ragione,
dove trovare
motivo per seguire
comunque, nonostante?

la luce spenta,
il freddo che affligge,
la sciocca noia
del prossimo idiota
di turno: è condanna

alla terrena
geènna, al costante
degrado dell'io.


- obedience and protection are relative (l'ha detto hobbes, c'è da credergli)

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