il tardo conato di supervivenza elbanico lascia finalmente il proscenio alla serena et ordinata sintesi retrospettiva di un'esistenza resa meno felice dall'eccessiva aspirazione e dal carattere debole, ma definitivamente afflitta dalla trista e lutulenta cialtrobauda pestilenza.
un grazie ai temperanti sodali, agli ospiti regali, a te - lettore paziente.
intanto passi,
e sul ciglio di strade
polverose, di
campi lasciati, spenti,
di scuole desolate
vedi la fine
della tua rincorsa,
folle, di quella
brama mai saziata,
quasi ravvedimento.
basso nel cielo
il sole incalza, ma
senza premura.
la barca pronta,
nessun fardello peso,
prendo il mare.
1 commento:
Lacrime lacrime.
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