lunedì 4 maggio 2009

scendo un altro gradino

mi preparo all'ennesima puntata della disgregazione dell'io. un'altra volta, la stessa storia: viaggio, uffizio, albergo - ripetere e mantecare per bene con discorsi a perdere serviti a cura degli indigeni cortesi.

se penso che c'è chi si lamenta dei cinesi, beh non si rende conto che i veri cinesi di cui lamentarsi sono loro. e poi se ad almeno un miliardo di cinesi non importa nulla del sottoscritto, perchè questi sono così falsamente interessati al mio pensiero inutilmente creativo? perché sarò ancora costretto a questi replicati afflati di un onanismo pseudo intellettuale?

vabbè almeno questa volta sarò sonnolento ospite dell'ammiraglia - pregusto già quell'oblio da sedile completamente disteso, da autostrada presa a centotrenta costante. naufragar mi è dolce in questo mare, se solo il mare che immagino non fosse esattamente nella direzione opposta.


altra puntata:
della grottesca storia,
questa caduta,
ripeto il copione,
riprovo la lezione.


viaggio, miraggio
di ricerca del senso
di qualche perché.
invece è solo vuota
parvenza di concerno.


cari cinesi:
venite, ignorate,
ne sarò lieto.


basta finzioni,
non cerco altre nuove
prove d'arguzia.

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