talvolta mi chiedo, al di là della civile testimonianza di sdegno a fronte di tutto questo assurdo, a cosa serva tutto questo argomentare appassionato.
eppure i presenti e presumibilmente anche la generazione in fieri sono ormai compromessi, soggiogate al velinismo ed al culto delle efimeràs emocionès.
se il globale è triste, il locale non è allegro - nei suoi cortesi cialtrobaudismi - ed inizio a pensare che dopo la tempesta l'unica quiete che mi aspetta sia quella definitiva.
rivo strozzato:
dalla fonte d'ingegno
nessun segnale.
morta, l'ispirazione;
oppur fugge sdegnata.
buffa la saga
del gretto conformismo
e ben servile.
liberi tutti, sì: ma
di recitar spartito.
resta il silenzio,
la vile alternativa,
pavido bardo.
solo la canna,
piegandosi umilmente,
passa tempesta.
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