il lunedì mattina di una domenica spesa nella perlustrazione enogastronomica è una metafora di svogliato crepuscolo della ragione, di accìdia assoluta, slegata da mondani affanni. una condizione perfetta per una corretta percezione di quello che importa davvero, l'entrare e uscire da quello stato di appagante microstordimento che è conseguenza dell'azione volontaria di orientamento dei propri neuroni verso un qualunque feticcio del pensato. adesso che galleggio senza peso nella carrozza popolata di spettri senza speranza mi è chiaro: e di tutto questo acume mi è sopra tutto amaro l'irrilevanza. emergo dal velo di maia, ma solo per accorgermi che non serve a nulla.
sembra quasi
dalla bruma gelata
vapore, nebbia
non saprei come dire.
emergo senza scopo
dalla campagna
madre suo malgrado
oppure bàlia
distratta, controvoglia,
intenta ad altre storie.
il mio passo
incerto e fuori ritmo
non disturbare
pavido spettro
di promesse mancate
di debolezze.
il marchese filippo mazzei portò la vite in virginia, e l'idea che gli uomini tutti fossero creati uguali con essa. certo, e dopo aver bevuto anche di più.
- obedience and protection are relative (l'ha detto hobbes, c'è da credergli)
1 commento:
NIce blog, if you have time check mine about blue monday.
Bartel
haikuscreensaver.blogspot.com
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